In Svizzera ogni anno vengono venduti quasi 165 milioni di pile e batterie. La maggior parte viene riciclata, ma sono ancora troppe quelle che finiscono nei rifiuti domestici. Così vanno perse materie prime preziose. In Svizzera l'obbligo di riconsegna è sancito per legge per tutti i consumatori e l'obbligo di ripresa per tutti i punti di vendita. Le pile possono essere riconsegnate gratuitamente ovunque è possibile acquistarle, a prescindere da un acquisto.
Il legislatore distingue tra pile portatili, batterie per autoveicoli e pile industriali. Anche gli accumulatori rientrano nella categoria delle pile. Tutti i tipi di pile e batterie sono considerati alla stregua di rifiuti speciali e devono essere smaltiti separatamente.
Le pile portatili sono molto diffuse e vengono usate in numerosi apparecchi elettrici ed elettronici che funzionano indipendentemente dalla rete elettrica. Le batterie per autoveicoli servono a fornire energia elettrica a sistemi di avviamento, d'illuminazione o di accensione dei veicoli. Le pile industriali sono impiegate per molteplici usi industriali o commerciali. In questa categoria rientrano anche le batterie per l'alimentazione dei veicoli elettrici e tutte quelle che non rientrano nelle altre due categorie.
Da alcuni anni le batterie agli ioni di litio vengono utilizzate in misura nettamente maggiore in tutte le categorie. Grazie all'elevata densità energetica, alla lunga durata e alla bassa autoscarica, queste batterie si prestano ad essere utilizzate per molte applicazioni, dagli smartphone e i computer portatili alle biciclette, ai monopattini e ai veicoli elettrici. Sono sempre più utilizzate anche come unità di accumulo stazionarie, ad esempio per immagazzinare temporaneamente l'elettricità generata dagli impianti fotovoltaici.
Mantenere in circolo le materie prime
Le pile contengono materie prime preziose come piombo, ferro, cobalto, grafite, rame, alluminio, litio, nichel, manganese e zinco. Grazie a valori limite molto severi, metalli pesanti nocivi come il cadmio o il mercurio sono presenti al massimo in tracce. L'estrazione delle materie prime da giacimenti naturali ha un impatto negativo sull'ambiente. Se i consumatori riciclano le pile e le batterie, devono essere estratte meno materie prime nuove e le risorse rimangono, per quanto possibile, in cicli materiali ed energetici chiusi, in linea con i principi dell'economia circolare.
In alternativa alle pile monouso si possono utilizzare apparecchi ad energia solare, dispositivi collegati alla rete elettrica o pile ricaricabili (accumulatori). L'uso di pile ricaricabili in apparecchi con un elevato fabbisogno energetico (p. es. smartphone, computer portatili, trapani avvitatori o macchine fotografiche digitali) è opportuno sia dal punto di vista economico che ecologico. È possibile, ma poco conveniente, anche l'uso in dispositivi a bassissimo consumo energetico (p. es. telecomandi, mouse del computer o sveglie). Per queste applicazioni una pila monoso dura qualche mese o addirittura qualche anno.
Raccogliere separatamente pile e batterie
Uno smaltimento corretto delle pile e delle batterie è di fondamentale importanza per recuperare quasi integralmente le materie prime e ridurre il più possibile i rischi per l'ambiente.
In Svizzera i consumatori hanno l'obbligo di riportare le pile esauste a un punto vendita o di raccolta. Nel nostro Paese vi sono più di 11 000 punti di raccolta. Purtroppo, una parte delle pile viene ancora smaltita con i rifiuti urbani nonostante ciò sia vietato. In questo modo vanno perse materie prime preziose. Inoltre, le batterie agli ioni di litio smaltite in modo errato possono provocare incendi in veicoli per la raccolta di rifiuti, impianti di riciclaggio o punti di raccolta. Una gestione corretta delle batterie agli ioni di litio consente di prevenire questi incendi e i costi che ne derivano.
Il diritto prescrive l'obbligo di ripresa ai fornitori di pile:
- Tutti i fornitori – dalla grande distribuzione all'edicola – devono riprendere gratuitamente le pile portatili esauste. Vi sono peraltro anche molti punti di raccolta comunali e centri di smaltimento che dispongono di contenitori per il riciclaggio delle pile.
- Anche le batterie per autoveicoli e le pile industriali devono essere raccolte separatamente e riciclate. Per i consumatori la riconsegna al punto di vendita o presso un punto di raccolta autorizzato è gratuita.
Riciclaggio in Svizzera o all'estero
Dall'inizio degli anni Novanta del secolo scorso in Svizzera le pile portatili sono riciclate presso la ditta BATREC Industrie AG. L'impianto di riciclaggio recupera ferro, manganese, zinco e mercurio e converte gli inquinanti prodotti in una forma innocua. Alla fine del 2023 BATREC ha inoltre messo in funzione un impianto per il riciclaggio di batterie agli ioni di litio per trattare in modo sostenibile la quantità crescente di pile riconsegnate. Le batterie al nichel-cadmio e al piombo vengono separate prima del trattamento e inviate a ditte specializzate, situate perlopiù all'estero, per il riciclaggio.
Dalle batterie per autoveicoli vengono recuperati il piombo, le materie plastiche e l'acido, mentre dalle pile industriali diversi metalli, a seconda della tipologia. Le imprese di smaltimento autorizzate raccolgono batterie per autoveicoli e pile industriali e le esportano per il riciclaggio. Sono ammesse solo esportazioni nei Paesi dell'OCSE e dell'UE. L'UFAM rilascia le autorizzazioni all'esportazione solo se la ditta estera che ricicla i rifiuti soddisfa gli standard richiesti dalla Confederazione.
Finanziamento tramite una tassa di smaltimento anticipata
Una tassa di smaltimento anticipata (TSA) copre i costi della raccolta, del trasporto e del riciclaggio delle pile esauste. La TSA è compresa nel prezzo d'acquisto. La Confederazione stabilisce l'ammontare della tassa, che viene calcolato in base al tipo e al peso della pila.
INOBAT riscuote, amministra e utilizza la TSA su incarico dell'UFAM. Con i proventi della tassa, INOBAT finanzia anche campagne di sensibilizzazione, come ad esempio «Battery-Man», per promuovere la riconsegna delle pile. INOBAT funge inoltre da servizio di notifica per tutte le pile e batterie presenti sul mercato svizzero.
Esenzione dalla tassa di smaltimento anticipata
La base legale consente di esentare dalla TSA determinati tipi di pile, a condizione che il settore organizzi un sistema di raccolta funzionante e un sistema di finanziamento stabile con una quota di riconsegna molto elevata e un riciclaggio conforme allo stato della tecnica.
Con la rapida crescita della mobilità elettrica, la questione dello smaltimento ecocompatibile delle batterie agli ioni di litio esauste provenienti dai veicoli elettrici sta diventando sempre più importante. Il settore intende assumersi la propria responsabilità e ha unito le forze: gli importatori e i fabbricanti hanno creato un sistema che garantisce lo smaltimento ecocompatibile delle batterie provenienti dai veicoli elettrici (raccolta, trasporto e riciclaggio) e il suo finanziamento. In compenso, i fabbricanti e gli importatori di veicoli elettrici sono esentati per il momento dall'obbligo della tassa nel quadro di una soluzione settoriale. I produttori e gli importatori di veicoli elettrici esentati dalla tassa sono obbligati a riprendere gratuitamente le batterie esauste.
Anche le batterie al piombo per autoveicoli utilizzate per i sistemi di avviamento, illuminazione o accensione possono essere esentate dall'obbligo della tassa. Nel caso delle batterie al piombo, il ricavato della vendita delle sostanze recuperate copre tutti i costi di smaltimento.
L'UFAM segue l'evoluzione del nuovo regolamento UE relativo alle batterie e ai rifiuti di batterie, in vigore dall'agosto 2023 nell'Unione europea, e verifica se gli strumenti esistenti sono sufficienti o se sono necessari adeguamenti delle basi legali.
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Ultima modifica 23.05.2024